Da circa 4 anni ho investito le mie scarse abilità residue nella ricerca di una descrizione e di una cura (anche solo parziale e momentanea) della mia patologia. Si tratta di una condizione cronica disabilitante il cui meccanismo patogenetico è ascrivibile a una o più malattie rare, forse sconosciute. Il quadro clinico può ritenersi compatibile con la ME/CFS (Institute of Medicine, 2015).
Nei molti anni di malattia ho faticosamente imparato che l’elemento più importante per tentare di risolvere un caso come il mio è la diagnostica strumentale: un centinaio di visite mediche e di altrettanti tentativi terapeutici empirici non hanno potuto fornire alcun contributo significativo, laddove gli esami hanno sempre prodotto dati concreti.
In questi anni – per la prima volta nella storia – i pazienti hanno accesso diretto a strumenti che permettono di descrivere una porzione importante della propria patologia con uno sforzo minimo: scansione dell’intero patrimonio…
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